martedì 8 giugno 2010

UFO NAZISTI

in questo mondo sempre più veloce e ricco d'informazioni ,ne emergono alcune che non possono fare a meno di farci pensare se la nostra storia è veramente come la conosciamo....


Dopo aver chiuso un numero della nostra rivista, mi resta quasi la convinzione di aver esaurito gli argomenti a disposizione: tutto ciò che doveva essere detto è stato detto e sono stati indagati tutti i misteri, anche se molti tali rimangono. Ma è una sensazione di breve durata: dopo pochi giorni, spuntano nuove tematiche e nuove teorie si affacciano per affrontare in modo diverso enigmi già noti. Per chi si occupa di temi di frontiera, le sorprese e i motivi di meraviglia sono costantemente dietro l’angolo, in una serie di angoli virtualmente infinita. Un chiaro esempio di ciò è costituito da questo numero di Area di Confine che apre con la seconda puntata dell’articolo sui dischi volanti dei nazisti. Sembrava che dopo la prima parte non ci fosse altro da aggiungere e che, tutto sommato, le ipotesi affacciate fossero improbabili, ma è proprio una frase di Nicolas Tesla a gettare nuova luce sulla possibilità che realmente qualcuno, nei lontani anni Quaranta, abbia vagliato la possibilità di costruire qualcosa che, vincendo la forza di gravità, potesse muoversi in tutte le direzioni con facilità e a velocità inverosimili. Si parla troppo e da troppo tempo di Vril , di Haunebu e di Aldebaran perché l’argomento “UFO del Terzo Reich” possa essere del tutto destituito di fondamenta. Non è neanche da escludere che la materia possa riservare in futuro ulteriori sorprese. Allo stesso modo è davvero sorprendente scoprire che la “Meccanica Quantistica” possa in qualche modo essere relazionata con le “abductions”, eppure il soggetto è affrontato con sicurezza e coerenza dai nostri ricercatori, senza sbavature, quasi a indicarci che l’ambito del mistero è espandibile a dismisura. Lo stesso tema “2012” di cui sembra che si sia detto tutto e di più, visto da diversa angolazione dal nostro studioso Matteo Fagone, sembra in grado di regalare nuove e imprevedibili emozioni con il pezzo “Scacco matto! Il 2012 è da temere?” Che dire poi del fascino che può esercitare l’idea di un “Viaggio nel tempo”, un argomento saldamente ancorato al concetto di irrealizzabilità ma che la Scienza, almeno dal punto di vista teorico, sembra non ritenere del tutto impossibile, ridando insperata credibilità al cronovisore di padre Ernetti. Siamo ormai talmente stupiti dal progresso scientifico del Ventesimo Secolo, da essere disposti a dar credito a qualsiasi ipotesi che ci venga proposta in modo suadente. E guai se così non fosse, guai se i soliti parrucconi prendessero il sopravvento con i loro lanciafiamme brucia-sogni, quei lanciafiamme che ridussero al silenzio Galilei e bruciarono sul rogo il filosofo Giordano Bruno. Quei parrucconi sono gli stessi che ancora, incredibilmente, si ostinano ad affermare che le piramidi della piana di Giza erano delle tombe costruite dagli antichi Egizi; che non sarà mai possibile superare la velocità della luce e che è improbabile (fino a qualche tempo fa usavano il termine “impossibile”) che ci sia vita nell’Universo, fuori dalla Terra. Con il suo articolo “E giunsero gli dèi” Giorgio Pastore avvalora, se ancora ce ne fosse bisogno, le ipotesi di un’evoluzione “al contrario” con cui l’Uomo ha progressivamente dimenticato antiche conoscenze lasciateci in eredità dal contatto con razze evolute di antichi viaggiatori spaziali. Chi ci osserva dallo spazio? I nostri astronauti hanno incontrato “qualcuno” nei loro viaggi sulla Luna e nell’orbita terrestre? È questo un tema soggetto a un cover-up molto stretto ma che sarà costretto a cedere sotto l’incalzare dei ricercatori più “curiosi”. Ritenuto un argomento destituito di ogni certezza, ha spiazzato tutti con le rivelazioni e la “conversione” di ricercatori e di noti astronauti. In questo numero ne parla Giacomo Casale con “Incontri ravvicinati tra astronauti e alieni”. Se poi volessimo affrontare la tematica UFO, sarebbero infiniti i casi da indagare: in questo numero Sebastiano di Gennaro ci dà un esempio di come un serio ricercatore affronta con credibilità lo studio di un avvistamento. L’interesse degli appassionati verso i nostri argomenti è in costante aumento: lo dimostra la notevole affluenza alla conferenza “Ombre Aliene su Marte“ organizzata il 14 marzo a Monte S. Vito (AN) da Mirco Brunelli del CUN. Tanti appassionati hanno gremito la bellissima sala, messa a disposizione da una lungimirante Amministrazione Comunale e dal sindaco Anna Gloria Sordoni, che ha presentato la serata al pubblico accorso dalle Marche, ma anche dall’Umbria e dall’Emilia Romagna. Il tema “Vita intelligente su Marte“ ha destato notevole emozione incuriosendo gli appassionati che alla fine della relazione hanno posto un’infinità di domande. Sul prossimo numero il servizio fotografico.
Abbiamo quindi svelato ogni mistero? Se pensate ciò, non avete la minima idea di cosa Vi stiamo preparando nel prossimo numero.

di Ennio Piccaluga
www.elleepi.com/mars
ennio.piccaluga@acaciaedizioni.com