sabato 12 giugno 2010

RAVE PARTY

È da qualche anno che circola la moda dei Rave Party, questi raduni vengono raccontati come un momento d’aggregazione spontaneo tra giovani per ascoltare musica in totale libertà.
Non esiste una regola precisa su come e dove organizzare il raduno, semplicemente tutto nasce da un passaparola sul web o via sms .
Può capitare così, che senza nessun preavviso, centinaia di giovani si riuniscano in aree dimesse od appartate e diano inizio quel che tristemente commentano nei telegiornali.
Non discuto sulla libertà di riunirsi ad ascoltare musica , ma arrivare a simili eccessi dove tutto è permesso, in situazioni prive di regole e senza un minimo di pianificazione che possono facilmente degenerare in tragedie , mi sembra quanto mai assurdo, le cronache di questi giorni hanno parlato di un giovane morto in un Rave a Segrate (MI) stroncato da una mix di droga e alcool, già questo suscita parecchie perplessità sulla legittimità di questi raduni, ma forse, nessuno ha considerato un pericolo ben più grave, questi raduni ,spesso, si tengono in aree industriali dimesse in enormi capannoni abbandonati, e se si verificasse un crollo ? potrebbero morire decine di irresponsabili.
Alla luce di queste considerazioni, senza pensare ai molti altri problemi legati a questo fenomeno, è giusto non porre un limite o un minimo di regolarizzazione per questi raduni ? siamo in uno stato di diritto che garantisce la libertà, ma è giusto che una libertà sfrenata invocata da pochi possa influire negativamente su un intera società ?