INTERVISTA A ZECHARIA SITCHIN:
IL RITORNO DI NIBIRU IL PIANETA X
IL RITORNO DI NIBIRU IL PIANETA X
Non siamo soli nel "Sistema Solare". Lo storico orientalista russo preconizza il ritorno di Nibiru, decimo pianeta del Sistema Solare conosciuto ed adorato dagli antichi Sumeri.
Pseudoscienza o imminente cambiamento di paradigma?
Nei due numeri precedenti di questa rivista ci siamo occupati rispettivamente del "Secretum Omega" (sulla scorta della sconcertante testimonianza del free-lance Cristoforo Barbato, suffragata per altro da alcune prove documentarie provenienti da fonte autorevole e verificata, ed inserite tutte in un medesimo contesto coerente di circostanze, fatti e testimonianze) e degli indizi nel mondo scientifico-ufficiale dell'esistenza di un Decimo Pianeta del Sistema Solare orbitante come una cometa ed avente un periodo orbitale di circa 3600 anni.
Con questo nostro servizio andiamo direttamente al cuore archeologico della questione presentando ai nostri lettori un'esclusiva intervista con il celebre sumerologo ed orientalista russo Zecharia Sitchin il quale, pur non essendo un membro dell'Establishment accademico-scientifico, è uno studioso capace di una ricerca ed una divulgazione scientifica che nulla hanno da invidiare agli accademici-cattedratici acclamati dai media televisivi.
Anzi, a mio avviso è proprio perché l'orientalista russo è rimasto uno studioso indipendente è riuscito a condurre le sue ricerche e a potersi esprimere abbastanza liberamente, conquistandosi negli anni con il suo rigore e la sua logica stringente un pubblico affezionato di lettori di tutto il mondo avvinti dalla sua straordinaria capacità di effettuare studi comparati (sia di tipo sincronico sia diacronico), raccordando campi diversi del sapere come antropologia, archeologia, filologia; storia, genetica, astronomia ed astronautica.
Uno studio certamente sui generis ma che ha saputo brillantemente dimostrare come la scienza moderna, figlia del metodo galileiano, stia man mano soltanto riscoprendo conoscenze astronomiche e biologiche già note in epoca antica nella "Terra fra i due Fiumi", la Mesopotamia, ovvero l'attuale Iraq.
Terra ove esse, secondo i testi antichi 1, furono tramandate agli uomini da "dei in carne ed ossa". Per non parlare poi di come Sitchin è in grado di coniugare elegantemente due tesi apparentemente agli antipodi: creazionismo ed evoluzionismo.
Pseudoscienza o imminente cambiamento di paradigma?
Nei due numeri precedenti di questa rivista ci siamo occupati rispettivamente del "Secretum Omega" (sulla scorta della sconcertante testimonianza del free-lance Cristoforo Barbato, suffragata per altro da alcune prove documentarie provenienti da fonte autorevole e verificata, ed inserite tutte in un medesimo contesto coerente di circostanze, fatti e testimonianze) e degli indizi nel mondo scientifico-ufficiale dell'esistenza di un Decimo Pianeta del Sistema Solare orbitante come una cometa ed avente un periodo orbitale di circa 3600 anni.
Con questo nostro servizio andiamo direttamente al cuore archeologico della questione presentando ai nostri lettori un'esclusiva intervista con il celebre sumerologo ed orientalista russo Zecharia Sitchin il quale, pur non essendo un membro dell'Establishment accademico-scientifico, è uno studioso capace di una ricerca ed una divulgazione scientifica che nulla hanno da invidiare agli accademici-cattedratici acclamati dai media televisivi.
Anzi, a mio avviso è proprio perché l'orientalista russo è rimasto uno studioso indipendente è riuscito a condurre le sue ricerche e a potersi esprimere abbastanza liberamente, conquistandosi negli anni con il suo rigore e la sua logica stringente un pubblico affezionato di lettori di tutto il mondo avvinti dalla sua straordinaria capacità di effettuare studi comparati (sia di tipo sincronico sia diacronico), raccordando campi diversi del sapere come antropologia, archeologia, filologia; storia, genetica, astronomia ed astronautica.
Uno studio certamente sui generis ma che ha saputo brillantemente dimostrare come la scienza moderna, figlia del metodo galileiano, stia man mano soltanto riscoprendo conoscenze astronomiche e biologiche già note in epoca antica nella "Terra fra i due Fiumi", la Mesopotamia, ovvero l'attuale Iraq.
Terra ove esse, secondo i testi antichi 1, furono tramandate agli uomini da "dei in carne ed ossa". Per non parlare poi di come Sitchin è in grado di coniugare elegantemente due tesi apparentemente agli antipodi: creazionismo ed evoluzionismo.