giovedì 17 marzo 2011

RIFLESSIONI SULL'UNITA' D'ITALIA

a volte non posso fare a meno di pensare ai grandi uomini del passato che con la loro opera permisero l'unificazione dell'italia e la trasformazione del nostro paese in una nazione , Camillo Benso Conte di Cavour fu uno di essi e molto fece affinchè l'unità d'italia si realizzasse e a tal proposito scrisse 
L'Italia del Settentrione è fatta, non vi sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli, noi siamo tutti italiani; ma vi sono ancora i Napoletani. Oh! vi è molta corruzione nel loro paese. Non è colpa loro, povera gente: sono stati così mal governati! E quel briccone di Ferdinando! No, no, un governo così corruttore non può essere più restaurato: la Provvidenza non lo permetterà. Bisogna moralizzare il paese, educar l'infanzia e la gioventù, crear sale d'asilo, collegi militari: ma non si pensi di cambiare i Napoletani ingiuriandoli. Essi mi domandano impieghi, croci, promozioni. Bisogna che lavorino, che siano onesti, ed io darò loro croci, promozioni, decorazioni; ma soprattutto non lasciar passargliene una: l'impiegato non deve nemmeno esser sospettato. Niente stato d'assedio, nessun mezzo da governo assoluto. Tutti son capaci di governare con lo stato d'assedio. Io li governerò con la libertà, e mostrerò ciò che possono fare di quel bel paese dieci anni di libertà. In venti anni saranno le provincie più ricche d'Italia. No, niente stato d'assedio: ve lo raccomando. (citato da Giosuè Carducci in Lettere del Risorgimento Italiano.)
a quanto pare non sono bastati 150 di storia per sistemare le cose ....cos'hanno sbagliato i  tanti governanti e governi che si sono succeduti per oltre un secolo ?