domenica 6 giugno 2010

VIVERE SU MARTE

a quanto pare l'idea di raggiugere marte non è poi cisì campata in aria, cìè chi ci ha pensato seriamente

Le grandi Interviste
Marco Maurioni (http://www.ufoonline.altervista.org ) intervista Ennio Piccaluga

Tratto da Area di Confine n° 35 - Agosto 2008

-M.M. Secondo lei in quanto tempo l'uomo potrà abitare stabilmente su Marte?

E.P. L'uomo ha già la tecnologia per andare su Marte e creare degli avamposti stabili, anche se i costi di quest’impresa sono molto elevati. Solo con una vasta cooperazione internazionale sarà realmente possibile creare un insediamento duraturo su questo pianeta. Ciò potrà avvenire, comunque, solo dopo la costruzione di basi lunari su cui produrre, con l’elettrolisi del ghiaccio di acqua esistente, le oltre duemila tonnellate di idrogeno ed ossigeno liquidi necessarie per ogni viaggio di andata-ritorno di un'astronave con 5-6 persone a bordo. Realisticamente, penso che il primo viaggio potrebbe avvenire entro 15 anni e che un insediamento permanente sia ipotizzabile nel giro di 30 anni. Ovviamente non mi riferisco alla “terraformazione” di Marte ma alla sola costruzione di basi di superficie o sotterranee.
Sempre che...... chi già c'è su Marte sia d'accordo!


-M.M. Esistono foto sconosciute della zona di Cydonia?

E.P. Di questa zona si è discusso fin troppo, tuttavia in Ossimoro Marte vi ho dedicato un intero capitolo: osservato in un modo diverso questo sito ha rivelato molti altri particolari importanti e la famosa "Face", studiata al computer dal prof. F.Paolo Valentini (presidente del Gruppo Astrofili di Chieti) con un sistema tanto semplice quanto rivoluzionario, ha finalmente mostrato il suo vero volto, sciogliendo ogni dubbio sul suo reale aspetto antropomorfo. A questo punto francamente non serve nient'altro tranne l'invio di un rover che vada ad osservare da vicino. Ma questo è stato sempre categoricamente escluso dagli enti spaziali perché, ufficialmente, su Marte non c'è e non può (anzi ...non deve) esserci stata vita, se non qualche miliardo di anni fa e solo sotto forma di microrganismi.


-M.M. Secondo lei le civiltà che esistevano su Marte sono ancora li o sono emigrate su altri pianeti?

E.P. Secondo il bombardamento mediatico a cui l'umanità è stata sottoposta fin dai primi anni sessanta, è assolutamente escluso che una qualsiasi forma di civiltà possa mai essere esistita su Marte. Si parla unicamente di eventuali batteri che, forse, potrebbero esserci stati circa 4 miliardi di anni fa. Chi fa di queste affermazioni, che pure vengono ritenute verità scientifiche dall’opinione pubblica, sa bene che esse non hanno alcun senso nè in termini di probabilità nè di cronologia. Anch’io devo ammettere di non avere tutti gli elementi per affermare con assoluta sicurezza che in questo momento su Marte ci sia una forma di civiltà. Tuttavia non mi sento di escluderlo del tutto e, sul mio libro , mostro delle foto, tanto poco pubblicizzate da essere in realtà occultate, in cui è possibile vedere illuminati, nella notte marziana, quei siti con apparenza tubolare evidenziati da me, ma anche da altri studiosi.


-M.M. Esiste la possibilità che ci siano civiltà sotto la crosta del pianeta rosso?

E.P. Gianni Viola, che ha scritto "La Civiltà di Marte" ed autore della prefazione di "Ossimoro Marte", si dimostra possibilista sull'eventualità che quegli enormi tubi trasparenti siano, in realtà, delle grandi città lunghe anche centinaia di chilometri e brulicanti di vita. L'esistenza di molecole di metano e formaldeide, evidenziata dallo spettroriflettometro montato sulla Mars Express, ha confermato ulteriormente questa possibilità. Quelle molecole, in parole povere, ci dicono che qualcuno, su Marte, espelle delle sostanze molto simili a quelle che noi espelliamo con le nostre fognature. E non ci vengano a raccontare che il metano e la formaldeide vengono dal sottosuolo e siano generate da fenomeni vulcanici. Propongo all’ESA di tracciare una mappa sito/quantità di queste sostanze. Se nei pressi dei tubi le percentuali saranno maggiori che altrove avremo una prova che questi tubi siano abitati.

-M.M. I governi stanno nascondendo delle verità scomode? Perchè secondo lei la Nasa non è più andata sulla Luna?

E.P. Che alcune verità scomode vengano rilasciate in modo molto controllato è cosa indiscutibile e nessuno si aspetti che dalle nuove sonde giungano prove più consistenti in merito all'esistenza di forme di vita presente o passata. Il MRO della NASA , con la sua risoluzione di meno di un metro per pixel, nulla aggiungerà a quello che già sappiamo riguardo la vita su Marte e nient’altro farà se non trasmetterci immagini di inutili pietre dettagliate come non mai. In Ossimoro Marte ho raccolto le prove, tanto evidenti quanto indiscutibili, che ci vengono nascoste le foto più "critiche", mentre quelle che vengono rilasciate, subiscono molto spesso dei pesanti ritocchi. La presenza di sonde di diversa provenienza (ESA, Giappone ma anche Cina ed India) sarà un duro colpo per quelli che pensavano di controllare strettamente ciò che l'umanità debba sapere o meno. La NASA non è più andata sulla Luna? Trovo questa evidenza a dir poco scandalosa: come è possibile che il patrimonio di conoscenze acquisito con uno sforzo così grande sia stato gettato alle ortiche? Astronauti lunari si sono ridotti, per vivere, a fare i rappresentanti di elettrodomestici o sono finiti in case di cura per malati mentali o per alcoolisti. L’enorme mole di dati preziosi, accumulata negli anni ’60-70, è andata irrimediabilmente perduta. Come è stato possibile tutto ciò? Purtroppo c'è un’ipotesi che ben risponde a questa domanda: non ci siamo mai stati sulla Luna! Pensateci un attimo: gli shuttle hanno funzionato malissimo pur dovendo attuare delle semplici (si fa per dire) missioni in orbita terrestre in un'epoca, quella attuale, piena di elettronica, tecnologia e computers. Le navicelle Apollo avrebbero invece effettuato ben 17 missioni orbitali e lunari senza alcun insuccesso (a parte il parziale fallimento di Apollo 13, comunque senza vittime), in un'epoca in cui non esistevano microprocessori e computer trasportabili a bordo, a parte il regolo calcolatore o qualche computer-giocattolo neanche minimamente paragonabile ad un “Commodore 64” degli anni ‘70. C’è stato, è vero, un incidente con tre vittime ma, ad ulteriore conferma di quanto già affermato, è avvenuto a terra, durante delle banalissime prove. Non dimentichiamo che nel ‘69 non erano state neanche costruite le calcolatrici con le cifre digitali, quelle per fare i conti che ora costano pochi euro e che hanno visto la luce solo verso il 1973. Mentre il Commodore64, il primo computer da casa per giocare, con pochi kilobytes di memoria, si è visto solo nel 1978. Chi mi spiega questa grave incongruenza?


-M.M. Ingegnere, sa qualcosa del meteorite marziano chiamato Allen Hills 84001 o Alh84001?

E.P. Questo meteorite, reperito in Antartide una decina di anni fa, è divenuto immeritatamente famoso perchè qualcuno ha detto che proviene da Marte e che contiene tracce di vita, verosimilmente risalenti ad oltre quattro miliardi di anni fa. Reputo queste affermazioni destituite di fondamento: è molto facile, sotto una nuvola di forse, dissertare su un qualsiasi evento riferibile a qualcosa che provenga da molto lontano e che si riferisca ad avvenimenti risalenti ad un'epoca di cui non conosciamo praticamente nulla. Ogni frangente che sia relativo ad un periodo che supera i cinque-seimila anni rientra in una zona in cui tutto diventa nebuloso e di incerta definizione e datazione. Quando qualcuno vi parla di avvenimenti riferibili, forse, ad un periodo di miliardi di anni fa, siate pur certi che vuol solo enunciare delle ipotesi che non hanno, in pratica, nessuna attendibilità e sono funzionali unicamente a creare confusione o a nascondere qualcos’altro. Del resto, come di prassi, la notizia che ALH84001 contenesse antiche tracce di vita è stata successivamente smentita. E così, mentre qualcuno gioca a convincerci che, forse, c’era su Marte, 4.5 milardi di anni fa, qualcosa simile ad un microrganismo, noi abbiamo le prove, difficilmente contestabili, che qualcuno ha lasciato e forse sta lasciando tutt’ora, tracce di vita intelligente sul pianeta nostro vicino. Come mostrato su Ossimoro Marte, con 240 pagine ed oltre 180 fografie di cui molte decine a colori di elevata qualità con particolari sconcertanti ed incredibilmente inediti fino a questo momento. Ognuno ne tragga le conclusioni che vuole, ma sappia che le immagini contenute sono reali, circostanziate e documentate.