martedì 8 giugno 2010

UFO MILITARI

continua l'articolo di Tom Bosco tratto dal sito http://www.nexusedizioni.it, a quanto pare gli USA stanno svendendo i loro segreti militari alla Cina in cambio della cancellazione dei debiti americani nei confronti del colosso asiatico

speriamo solo che a nessuno venga in mente di tirare in ballo gli UFO, che dal canto loro ultimamente stanno creando non pochi grattacapi, particolarmente al governo britannico.


Il 31 maggio nei cieli del Cambridgeshire e di altre zone dell’Inghilterra numerosi cittadini hanno osservato e fotografato decine di misteriose luci giallo-arancio che volavano in formazione. L’evento ha ricevuto una inusitata attenzione da parte dei media, che hanno dato spazio anche a una notizia recentemente pubblicata dal Telegraph, secondo il quale una nave militare della Royal Navy, il cacciatorpediniere HMS Daring, alla fonda presso Liverpool, sarebbe stata sul punto di aprire il fuoco contro degli Oggetti Volanti Non Identificati mentre passavano in volo sopra Merseyside.


La spiegazione della marina britannica, secondo la quale si trattava di “flares” utilizzati per verificare l’efficienza del sistema di puntamento radar delle batterie di cannoncini anti-missile Phalanx dell’imbarcazione, sembra piuttosto risibile, se non altro perché per definizione i “flares” sono sistemi pirotecnici atti a ingannare i sistemi di puntamento all’infrarosso dei missili, mentre le contromisure per i radar sono più propriamente striscioline metalliche denominate “chaff”. E poi, la nave in questione non sarebbe ancora dotata di tali batterie, a causa della mancanza di fondi, bensì di un cannone Kryten calibro 4.5.
E proprio le difficoltà economiche sarebbero al centro di una notizia diffusa da tale Richard Hogarty, secondo il quale Barak Obama starebbe per passare alla Cina i progetti del bombardiere “invisibile” B-2 in cambio della cancellazione di 50 miliardi di dollari del debito statunitense nei confronti del paese asiatico. Sembra che l’amministrazione abbia concluso che comunque il bombardiere B-2 è “strategicamente obsoleto” e i cinesi non sarebbero in grado di produrre la loro flotta di velivoli operativi per “almeno otto anni”.
Taiwan, Giappone e Corea del Sud, tradizionali alleati degli USA, pare siano decisamente scettici nei confronti dell’operazione, in quanto la Cina potrebbe trasferire questa tecnologia ai propri alleati, come accadde col nucleare poi acquisito da Pakistan e Corea del Nord, ma Obama avrebbe definito le loro opinioni come “irrilevanti”. Ad ogni modo, nonostante la sua natura controversa (o proprio per questo), questa proposta non verrà presentata al Congresso: il Dipartimento di Stato è stato chiamato ad assistere il Dipartimento della Difesa nel trasferimento del materiale.
Francamente è difficile non valutare questa notizia con una certa dose di scetticismo: 50 miliardi di dollari sono una goccia nel mare del debito statunitense detenuto dalla Cina, che ammonta a ben oltre un trilione di dollari. Come si può pensare che un’operazione del genere possa alleviare una esposizione finanziaria così catastrofica?