martedì 8 giugno 2010

TEMPESTE SOLARI 2012

il Team del professor Cerruti, ricercatore di origine italiana che lavora alla Cornell University di New York, ha spiegato quali saranno gli effetti riscontrabili sulla terra della terribile tempesta solare che si verificherà sul nostro sole e che investirà il nostro pianeta entro i prossimi tre anni.

è stato verificato che il 7 settembre del 2005 in una prima eruzione, durata circa 70 secondi, il segnale emesso dai satelliti che comandano i gps e le trasmissioni satellitari in genere diminuì del 40%, e nella seconda fase , di 15 minuti la riduzione fu del 50%.

La tempesta solare del 2005 viene considerata dagli esperti di carattere moderato, ma nel 2011 e 2012 ci sarà un picco di attività del sole e si prevedono eruzioni 10 volte più intense e prolungate con il consegente black out di quasi tutte le apparecchiature elettroniche per la perdita di oltre il 90% della potenza dei segnali di trasmissione.
Vista la situazione, non inventata , ma frutto di ricerche coordinate dalla NASA , il 2012 potrebbe essere davvero un punto crucilale per la nostra civiltà, il pericolo è reale , anche la NASA concorda che una simile tempesta solare può provocare seri danni alla terra.

Eventi di questo genere sono già avvenuti , nel marzo del 1989, una tempesta geomagnetica causò un blackout che lasciò sei milioni di persone senza corrente elettrica nel Quebec per nove ore. Tempeste di questo genere possono arrivare a fondere gli avvolgimenti di rame dei grandi trasformatori della rete di distribuzione elettrica.
il problema è che le reti elettriche odierne sono estremamente interconnesse e interdipendenti, molto più che in passato, per cui una tempesta come quella che si prevede per il 2012 avrebbe un effetto a cascata: solo negli Stati Uniti, verrebbero danneggiati permanentemente circa 350 trasformatori, lasciando senza energia, e con poche possibilità di riattivarla a breve, circa 130 milioni di persone.
Questo innescherebbe una serie a catena di danni: niente corrente significa deperimento degli alimenti e dei medicinali, niente aria condizionata anche per gli impianti, niente servizio telefonico, niente GPS e quindi niente navigatori. Niente corrente significa anche niente energia per le pompe idrauliche, per cui niente acqua.
Una tempesta solare molto forte è già avvenuta in passato ,la tempesta geomagnetica più intensa mai registrata è l'Evento di Carrington di agosto-settembre del 1859. Prese il nome dall'astronomo britannico Richard Carrington, che vide a occhio nudo (con opportune protezioni) l'eruzione solare che la scatenò. La tempesta innescò correnti nelle linee dei telegrafi, dando la scossa ai telegrafisti e dando fuoco alla carta dei loro telegrafi; l'aurora boreale fu visibile fino a Cuba.
Un evento del genere, oggi, causerebbe danni incalcolabili e avrebbe ripercussioni a lungo termine, perché un trasformatore da qualche tonnellata fuso dalla tempesta non si cambia in poche ore
La possibiltà di proteggersi è comunque possibile: da quando diventa visibile l'eruzione a quando la tempesta raggiunge la Terra passano almeno 18 ore, e questo darebbe il tempo di scollegare preventivamente gli impianti. Ci vuole un monitoraggio continuo, e per nostra fortuna c'è: la NASA stessa ha messo in orbita una serie di satelliti che studiano il Sole e le sue eruzioni, e il personale dello Space Weather Prediction Center del NOAA è sempre sul chi vive. Perché queste tempeste possono capitare in qualunque momento.