sabato 12 giugno 2010

SISTEMA NETTUNO

Il sistema Nettuno, sviluppato da Aeronautica e Cnr, consente di prevedere il moto ondoso con un anticipo di 72 ore. Il bollettino è disponibile on line

 Nell’inverno tra il 2007 e il 2008, nel Mediterraneo sono aumentate le tempeste. Sia nel mar Ligure che nello Ionio, le onde sono arrivate ad altezze di sette metri, e violente tempeste hanno colpito il delta del Nilo. Per naviganti e diportisti è essenziale conoscere le condizioni del mare, per poter viaggiare in sicurezza. Con lo scopo di fornire informazioni con ampio anticipo, grande dettaglio e affidabilità, il Centro nazionale di meteorologia e climatologia aeronautica (Cnmca) del Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare e l’Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr hanno sviluppato un nuovo sistema che fornisce previsioni sull’intero bacino mediterraneo, con un'altissima risoluzione e un anticipo di 72 ore. Il bollettino del mare, aggiornato ogni 24 ore e consultabile gratuitamente on line, specifica l’altezza (con un errore medio di circa 10 centimetri), il periodo e la direzione delle onde, intensità e direzione del vento.

Il nuovo sistema, chiamato Nettuno, nasce dall’esigenza di ottenere previsioni a livello locale. I bollettini meteo europei, infatti, si basano sui dati forniti dal Centro meteorologico europeo per la previsione a medio termine (Ecmwf) e forniscono la situazione generale in Europa. Per estrapolare dettagli a livello locale, i tempi per il calcolo sono però troppo lunghi.

Nettuno utilizza in cascata due diversi modelli matematici: il primo, chiamato Cosmo-Me (ideato dal Cnmca nell’ambito del consorzio internazionale Cosmo) fornisce le condizioni atmosferiche, mentre il secondo, il Wam, alla cui elaborazione ha partecipato l’Ismar, si occupa del moto ondoso. Sulla base dei dati del Cnmca è possibile prevedere le condizioni atmosferiche con una risoluzione orizzontale di sette chilometri e su 40 livelli atmosferici verticali. Il comportamento del mare, invece, viene previsto con una risoluzione di 5,5 chilometri per 4, tale da descrivere sia la situazione in mare aperto, sia quella della costa, di maggiore interesse commerciale e turistico. La prospettiva generale del Mediterraneo viene poi riassunta in mappe triorarie, che forniscono l’evoluzione del mare nelle successive 72 ore. (a.g.)