sabato 12 giugno 2010

NESSUNO TOCCHI CAINO

Aumentano le esecuzioni

Il 2007 vede il numero degli omicidi di Stato in crescita, anche se i paesi che vi fanno ricorso sono sempre meno. Il rapporto di Nessuno tocchi Caino

 In totale sarebbero almeno 5.851 le uccisioni legali avvenute lo scorso anno in 26 diverse nazioni (nel 2006 sarebbero state 5.635). Queste le cifre riportate dall’associazione Nessuno tocchi Caino, che ha appena presentato il rapporto del 2008 “La pena di morte nel mondo”: unica nota positiva, la diminuzione del numero di paesi in cui le esecuzioni sono ancora permesse.

Anche se i dati sono sempre incerti e le informazioni sono spesso coperte da segreto di Stato, l’Asia si confermerebbe il continente con il maggior numero di pene capitali portate a compimento. Con la Cina in testa (come già il rapporto di Amnesty International aveva evidenziato), in cui si verificano l’84 per cento circa di tutte le uccisioni: sarebbero almeno 5mila i “ricorsi al boia”, sebbene si noti una leggera flessione rispetto agli anni precedenti. Il numero di omicidi legali è invece quadruplicato in Arabia Saudita (166 morti accertate), mentre l’Iran, al secodo posto subito dietro la Cina per numero di condanne eseguite, conta almeno 355 morti (un terzo in più rispetto al 2006). Tra questi vi sono certamente dieci minorenni (7 in Iran e 3 in Arabia Saudita, su un totale di 12 in tutto il mondo).

Negli Stati Uniti, le persone uccise per mano del boia sono state 42, il numero più basso di morti registrato negli ultimi 13 anni. Nessun altro paese del continente ha eseguito condanne. L’Europa potrebbe dirsi libera dalla pena capitale, se non fosse per due eccezioni: la Bielorussia (almeno un’uccisione nel 2007 e tre nei primi mesi del 2008) e la Russia (dove è in atto una sospensione). L’Africa, infine, conta 7 paesi in cui sono morte almeno 26 persone (in Egitto, però, il numero sarebbe imprecisato).