martedì 8 giugno 2010

LA MACCHINA VOLANTE DI TESLA 2

Tesla aveva probabilmente creato quella che definì "la macchina volante del secolo"......dove sono i suoi progetti, chi fece sparire ogni traccia di questa macchina ?

La notizia ancora più interessante riportata da Lyne, riguarda il sistema di propulsione e di gravitazione dell’Ufo di Tesla; i due sistemi, infatti, sarebbero stati supportati da un flusso di etere, radiazioni o flusso di fotoni con l’interazione di cariche positive e negative.
In pratica, attraverso l’uso di apparecchi elettrici, Tesla avrebbe reso possibile la creazione di vortici nel flusso etereo, i quali, a loro volta, avrebbero spinto il velivolo nella direzione voluta.

TRA SCIENZA E MISTERO

Dal 1891 al 1894, Nikola Tesla aveva già condotto degli esperimenti nel tentativo di usare il flusso etereo, forse in previsione di quanto avrebbe cercato di costruire in futuro; l’esperimento consisteva nel creare uno stato solido partendo da due lamine metalliche parallele tramite la corrente alternata a frequenza e tensione elevate. In questo modo era riuscito a dare una sorta di ordine al flusso di etere, cercando in seguito di arrestare o sorreggere le placche.
La logica dell’esperimento era altresì estremamente interessante: un flusso di fotoni virtuale è per sua natura disordinato, non è polarizzato, e consiste in un fluido talmente tenue da non poter essere impiegato per scopi pratici.


Nonostante ciò scorre continuamente attraverso i nostri atomi senza che noi ne avvertiamo minimamente la presenza; l’elettricità ad alta tensione e alta frequenza sprigionata dal trasformatore di Tesla era in grado di “ordinare” questo flusso, oltre che creare dei veri e propri vortici al suo interno. Si tratta in pratica dell’anticipazione di quello che oggi è conosciuto come “Effetto Casimir”, ovvero la forza che si esercita fra due oggetti estesi separati dovuta non alla gravità o alla carica elettromagnetica, ma alla presenza di un campo, detto di punto zero, nello spazio fra i due oggetti, un postulato descritto soltanto a partire dal 1948.
Tesla però era andato oltre, aveva dichiarato che la sua macchina avrebbe potuto raggiungere una velocità di 277 miglia al secondo, pari a 444 Km.; lo stesso Lyne afferma che tale velocità risulta esagerata per i viaggi intercontinentali, mentre potrebbe essere raggiunta nello spazio interplanetario; queste due affermazioni, implicitamente, confermano che Tesla non si riferiva a un aereo o un elicottero, entrambi velivoli che in ogni caso, per le loro caratteristiche strutturali, non potrebbero mai raggiungere queste velocità.


L’Ufo di Tesla, dalle poche documentazioni esistenti, doveva assomigliare a una cupola o una semisfera arrotondata, a volte rappresentata come una sorta di sigaro volante, entrambe immagini molto note agli studiosi di ufologia. Questa idea di macchina volante venne in seguito ripresa in una intervista rilasciata al New York Times il 22 settembre del 1940; in quella occasione Tesla dichiarò ufficialmente di aver realizzato un progetto chiamato “Teleforza”, un progetto che consisteva in quattro distinte invenzioni già ampiamente testate: un metodo atto a produrre raggi nell’aria senza alcun vuoto, un metodo per produrre forza elettrica o tensione infinitamente maggiore a quella fino a quel momento conosciuta, un metodo per amplificare la forza prodotta con la seconda invenzione, un metodo per produrre una spaventosa forza elettrica propellente.
Nessuno ha mai potuto rintracciare le prove in merito alle affermazioni di Tesla. È però alquanto strano notare come la recente messa in funzione del sistema HAARP, tristemente legato al problema delle scie chimiche, si avvicini molto a quanto dichiarato dallo scienziato, così come i parametri che stanno alla base delle onde ELF.
Cosa progettò Nikola Tesla? Cosa effettivamente realizzò ma non riuscì a rendere di pubblico dominio? Questa è soltanto una delle tante storie riferibili agli “Ufo terrestri”. Le coincidenze e le stranezze sono così tante da formare altrettanti ragionevoli dubbi. Non possiamo certo affermare che la totalità degli avvistamenti sia riferibile a più o meno nascosti segreti militari, sarebbe negare a oltranza delle evidenze fin troppo documentate; sarebbe comunque auspicabile approfondire il tema degli Ufo terrestri, una ipotesi altrettanto documentata e sperimentata.
Nel cielo si muovono da sempre inafferrabili segreti provenienti da mondi ancora sconosciuti. Parte di essi hanno forse ispirato e sollecitato il genio di alcuni ricercatori, e Nikola Tesla è di sicuro tra questi.

“Alla luce di queste rivelazioni tentiamo di approfondire la questione, ma non prima di aver riportato alcune annotazioni di Tesla così sorprendentemente vicine alle moderne osservazioni e conclusioni sugli Ufo: “[...] la mia sarà la macchina volante del futuro, più pesante dell’aria pur non essendo un velivolo. Non avrà ali, sarà solida e stabile. La si potrà osservare sul terreno e nessuno capirà mai che si tratta di una macchina volante... sarà in grado di muoversi a piacimento nell’aria in qualsiasi direzione, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, senza temere i vuoti d’aria e le correnti... potrà rimanere assolutamente ferma nell’aria per poi ripartire velocemente[...]”
(N. Tesla)



Approfondimenti:


• William Lyne - “Scienza e dittatura occulta”.
• Margaret Cheney – “Man of Time”.
• Matteo Tenan blog http://ufologiaealtrimisteri.myblog.it
• William Lyne – “Space aliens from the Pentagon” Edizioni Creatopia.
• William Lyne – “Physics Tesla’s hidden space propulsion system and the conspiracy to conceal it” Edizioni Creatopia.