lunedì 7 giugno 2010

MAYA E 2012

ed eccovi la seconda parte in cui si teorizza come i Maya interagirono con queste conoscenze e ne elaborarono i loro concetti di filosofia celeste

Tratto da Area di Confine n°39 - Dicembre 2008

Nell’ottobre del 2005 una notizia, in verità non adeguatamente diffusa, passò quasi del tutto inosservata alla maggior parte di coloro che, più o meno approfonditamente, si interessano di quanto accade nello spazio.
Eppure, nonostante l’esiguo risalto dato all’avvenimento, questo questo appare particolarmente interessante, se non altro per le implicazioni con le varie teorie che ormai si accavallano in maniera forsennata intorno al fatidico Dicembre 2012.


di Roberto La Paglia

Tutti siamo ormai a conoscenza delle incredibili e a volte stupefacenti intuizioni dei Maya rispetto all’astronomia e alla matematica, ma si trattava veramente di semplici intuizioni?
In realtà anche questo popolo, come tanti altri prima e dopo, si interrogava su cosa poteva esserci al centro della nostra galassia. Ne conoscevano esattamente il punto e lo avevano rappresentato con un ben preciso glifo che chiamavano “Hunab Ku, la Farfalla Galattica” (Fig. 2). Il loro calendario, così estremamente preciso, ma anche la loro cosmologia, erano interamente basati sull’esistenza e sulla posizione della Farfalla Galattica, poiché il destino dell’intera umanità dipendeva esclusivamente da ciò che accadeva in questo preciso punto. Il professor Hyman quindi, senza volerlo, aveva rintracciato la registrazione di emissioni radio ad alta energia provenienti proprio da Hunab Ku, dando in parte una risposta all’antico quesito che si erano posti i Maya.
Ma cosa rappresentava esattamente la Farfalla Galattica e per quale motivo sarebbe così intimamente legata agli avvenimenti del 2012? Hunab Ku era la personificazione del Dio Supremo, il Creatore, ma allo stesso tempo era anche la porta per accedere alle altre galassie, oltre che alla Coscienza Universale.
Si trattava quindi di un personaggio bivalente. Non era soltanto un Dio potente, ma anche la coscienza stessa che organizzò tutta la materia e che, continuamente, dona la vita a nuove stelle assisa nel suo “disco turbinante”.

Secondo la concezione Maya, il Creatore dirigeva ogni cosa proprio dal centro della Galassia e questo avveniva attraverso l’emanazione di esplosioni periodiche chiamate “Energie di Coscienza”. Le stesse energie riscontrate da Hyman?
Per quanto possa apparire assurdo, sembra esistere una connessione tra quello che i moderni scienziati stanno scoprendo oggi e ciò che credevano i Maya; l’unica differenza risiede, ovviamente, nel modo di vedere e interpretare gli avvenimenti, come accade ad esempio quando si parla di interpretazione del tempo.
I fisici moderni vedono il tempo come lineare, qualcosa che fluisce in linea diretta, che a volte può rallentare, (vedi le teorie di Einstein), ma che comunque fluirà sempre nella stessa direzione.
La stessa cosa non accadeva invece per i Maya; era loro ferma convinzione che il tempo fluisse in circolo, segnando un principio e una fine per ogni cosa, ma anche un rinnovamento al termine di ogni ciclo temporale.
Esisteva quindi una sorta di periodicità per ogni cosa e anche il tanto citato calendario Maya è basato su questa regola fondamentale; il tempo è originato da Hunab Ku, ed è questa stessa divinità a controllarlo, in poche parole il nostro tempo trae origine dal centro della Galassia.
Si può prestare fede o meno a queste “coincidenze”, ma non dimentichiamo che i Maya ci hanno già stupito con le loro esatte previsioni, i loro metodi di conteggio del tempo, le loro Piramidi perfettamente allineate con i Solstizi e gli Equinozi autunnali.

Sarà forse una coincidenza il fatto che la Piramide di Kukulkan (Fig. 3), a Chichen Itza, sia sia rivelata come un perfetto strumento per la misurazione del tempo e che lo stesso Kukulkan, secondo la credenza Maya, sia proprio la divinità che tornerà sulla Terra in quel fatidico dicembre del 2012?
L’indiscutibile realtà è che tutti dobbiamo fare i conti con un fatto accertato: gli antichi Maya, già più di millecinquecento anni fa, avevano previsto con sorprendente precisione l’allineamento della Terra, del Sole, delle Pleiadi e della nostra Galassia, un evento che si verificherà proprio nell’anno 2012!
Cosa accadrà realmente?
Il 21 dicembre 2012 Hunab Ku, un buco nero al centro della Galassia, coinciderà con il Solstizio Invernale; il Sole si posizionerà a ovest del complesso di Chichen Itza, producendo con la sua ombra il disegno di un Serpente Piumato (Fig. 4), Quetzalcoatl, nell’atto di scendere le scale della Piramide (Fig. 5).

A questa affermazione molti potrebbero rispondere che non si tratta in effetti di un avvenimento così particolare; a ben riflettere tutto questo accade ogni anno e si ripete per ben due volte. Ma quel giorno il Sole si troverà perfettamente allineato con Hunab Ku, il centro della Galassia.
Un monito? Un avvertimento?
Oppure è una semplice coincidenza il fatto che anche le Piramidi di Teotihuachan, la Città degli Dei, siano perfettamente allineate alle Pleiadi?

Non sappiamo con certezza cosa accadrà il 21 dicembre 2012, ma gli indizi e le coincidenze che si registrano necessitano di maggiori approfondimenti; il numero delle catastrofi naturali è aumentato in maniera esponenziale, i cambiamenti climatici seguono ormai ritmi vertiginosi, il comportamento del nostro Sole è diventato irregolare, e questo suo “comportamento” continua a influenzare negativamente la nostra atmosfera, con effetti riscontrabili anche su altri pianeti del nostro sistema solare. Esiste quindi una relazione tra lo strano “borbottare” della nostra galassia e i cambiamenti che stiamo riscontrando sulla Terra? Le esplosioni energetiche di Hunab Ku sono ancora sotto controllo, si tenta di monitorarne l’intensità al fine di verificarne l’aumento e la costanza; impossibile prevedere cosa accadrà.
Cambiamento mistico o strutturale?
In ogni caso anche il nuovo mondo che verrà avrà il suo 2012 e forse da qualche parte altre persone attenderanno il ritorno di una successiva Nuova Era!