ECARS, LE AUTO ELETTRICHE SOCIAL E OPEN SOURCE di Marco Valerio Principato |
29 Lug, 2008 at 04:20 PM | |
Roma - Se dopo l'acciaio si passa con facilità all'auto elettrica, dopo Wikipedia si può passare allaWikiCar: questa l'idea di un intraprendente gruppo finlandese che sta pensando di realizzare auto elettriche morbidamente social ed ecologicamente open source. L'aspetto Social e Open Source All'avvio il gruppo è ancora piccolo. Ma è già riuscito a individuare nel paese 500 potenziali "clienti" (se così possono definirsi, vista la filosofia). Tra i primi passi ci saranno quelli di mettere in comunicazione, attraverso il loro Wiki, sia i potenziali venditori di auto usate che i relativi acquirenti. Con la stessa tecnica, il gruppo vuole mettere in contatto chi decide di realizzare l'opera di conversione e chi fornisce i pezzi, come i motori elettrici e le batterie. La prima conversione pianificata è di una Toyota Corolla. È prevista la conversione di qualche decina di esemplari simili nell'arco dell'anno, con un'autonomia di circa 150 Km per ogni carica e una velocità massima di 120 Km/h, paragonabile al modello City del produttore di Oslo Think, che ha 180 Km di autonomia e viaggia a 100 Km/h. Sui forum predisposti dal gruppo ogni partecipante invia le proprie idee alle board di discussione, le migliori delle quali vengono scelte per essere realizzate o implementate sui veicoli da convertire. Nel gruppo non mancano esperti che si occupano di contrattare i prezzi, sia per quanto attiene all'acquisto di auto da convertire, sia per l'approvvigionamento di materiali nuovi necessari alla conversione. Il risultato sarà quindi piena condivisione di tecniche, idee, soluzioni, trucchi, ottimizzazioni e ogni ben di Dio che resterà visibile (e migliorabile) per chiunque. All'utilizzatore finale, dunque, il costo si presenterà come la somma dei costi di auto, meccanica e componenti: "Non stiamo cercando di costruire segretamente una sorta di grande azienda, tutt'altro - spiega Jarvinen - Questa è una organizzazione disorganizzata che cresce in piccoli nuclei disseminati in tutto il mondo, dove ognuno fa qualcosa, dunque non può essere acquistata". Qualche ostacolo Restano i limiti di autonomia, ma il problema delle grosse e pesanti batterie è stato superato con quelle al litio, ormai ampiamente disponibili sul mercato. Quanto alle possibilità di carica, in Finlandia - come peraltro in Italia e molti altri paesi - le "colonnine" per caricare in strada sono pochissime, ma molto affidamento si fa nel poter ricaricare le batterie a casa, visto l'uso. Chi potrebbe minacciare commercialmente Renault e Nissan: è recente un loro accordo con il Portogallo per rendere il paese tra i primi a consentire agli automobilisti di trovare colonnine di ricarica ovunque. Inoltre, per il 2011 i due colossi hanno intenzione di invadere il mercato in Israele e Danimarca con le loro produzioni di auto elettriche. Altre osservazioni Secondo Juhani Laurikko, ricercatore del Technical Research Centre finlandese, le intenzioni del gruppo sono ottime ma l'approccio non è ancora sostenibile: "Francamente qui non vedo molto potenziale - dice Laurikko - ma sono mosse fatte nella giusta direzione. Convertire le auto in elettriche se hanno solo pochi anni di vita è uno spreco di risorse: sarebbe forse più conveniente farlo per auto sane ma di età maggiore, intorno ai 10 anni". Secondo la community, invece, scegliere auto recenti è - almeno all'inizio - una scelta vincente per l'immagine dell'iniziativa. Quanto alle autorizzazioni, la motorizzazione finlandese sembra non abbia difficoltà a consentire la circolazione dei mezzi così modificati. "Purché rispettino i requisiti di legge, non c'è alcun problema ad immetterle in strada", dice Erik Asplund, dirigente del reparto revisione veicoli: "Forse qualche dettaglio da rivedere, ma nulla è irrisolvibile". Non resta che assistere allo sviluppo dell'insolita iniziativa, magari con l'aiuto - almeno per i primi tempi - di qualche traduttore online: che si stia avvicinando, nonostante le iniziative di altri giganti, l'era degli autosaloni open source? |