martedì 8 giugno 2010

ANUNNAKI

in questo breve articolo Ennio Piccalunga, anticipa i contenuti del magazine di questo mese, si parla di una interessante ipotesi sugli enormi sviluppi tecnologici avvenuti nel giro di pochi anni, abbiamo forse dei suggeritori ?.......

Editoriale di Area di Confine numero 45 - Giugno 2009

GLI ANUNNAKI SONO TRA NOI?

 Era cominciata quasi per gioco, questa storia degli Anunnaki. Le descrizioni di dèi e semidèi dotati di incredibili poteri e di un’apparente immortalità, relegati nella mitologia, sembravano destinate a non oltrepassare la soglia della credibilità ed a restare nel limbo di un mondo fantastico. Non è affatto escluso che qualcuno, subdolamente, abbia tramato affinché l’Umanità non prendesse coscienza della reale consistenza del suo passato: e così la radice “mitos” che in greco antico significa “fatto” è stata tradotta con un senso più vicino alla fiaba che alla realtà in modo che “le parole dei fatti” (logos e mitos) divenissero “descrizioni fantastiche”.
E con lo stesso procedimento al termine “Lucifero”, che con una ovvia traduzione dal latino significa semplicemente “portatore di luce”, è stato attribuito un significato “diabolico” che è esattamente l’opposto di quello etimologico. Questa distorsione dei significati ha portato ad un assopimento delle coscienze, ormai incapaci di distinguere il sogno dalla realtà ma anche il bene dal male e, fatto molto più importante, il vero dal falso. Con questo procedimento la storia dei Sumeri è rimasta nascosta per millenni, ed ora che l’archeologia ci sta restituendo le ataviche attestazioni del loro mondo straordinario, diventa sempre più difficile negare il reale significato della traduzione di documenti immortalati su tavolette di argilla. Ma il gioco sta per terminare e forse, per la prima volta nella storia dell’Uomo, diventa possibile porsi le fatidiche domande “chi siamo, da dove veniamo” con la fondata speranza di ottenere anche delle adeguate risposte. Nel loro articolo “Gli Anunnaki del 2009”, Pietro Albanese e Roberto Boncristiano aprono uno spiraglio su un interrogativo che da tempo occupa le disquisizioni in merito alla “sparizione” degli Anunnaki: se realmente sono esistiti, dove sono ora? Qual è stato, o qual è il loro destino? I nostri due autori si cimentano nel fornire risposte a delle domande apparentemente impossibili, affrontando l’argomento con decisione e fornendo risposte circostanziate e soprattutto documentate. È facile parlare di “rettiliani” e di complotto alieno; difficile è produrre fatti e documentazione, come fanno i nostri due relatori che, come essi stessi affermano, non hanno inventato nulla. Di tutte le loro esternazioni ci sono riscontri storici e documentali; non tutti, per evidenti ragioni di spazio, riportati nell’articolo, ma tutti disponibili per un eventuale, ulteriore confronto epistemologico.
Non è facile muoversi nell’ Area di Confine ed è sempre presente il pericolo di “sconfinare” ma è questa la nostra area e non rigettiamo uno studio nuovo solo perché, magari, è... troppo nuovo. A maggior ragione, non lo facciamo quando lo studio è serio e documentato e ci fornisce la concreta possibilità di fare un passo avanti su un argomento così discusso. Secondo i nostri autori, c’è addirittura la possibilità che “qualcuno” stia promuovendo una forte accelerazione nella nostra evoluzione tecnologica in vista di una possibile “intrusione” di razze aliene nel nostro mondo. Il fatto che l’accelerazione in tutti campi della conoscenza abbia conosciuto, negli ultimi decenni, un inusitato impulso è innegabile, così come è ingenuo pensare che ciò sia del tutto casuale. Abbiamo quindi (forse) dei nemici ma c’è anche qualcuno (forse) che tiene alla razza umana, in quanto custode di un DNA derivato direttamente dagli dèi. In questa ottica, è importante che ciascuno di noi si evolva verso un piano quantico più elevato, affacciandosi a dimensioni ritenute irreali fino a pochi anni fa. Può ancora una volta essere di aiuto la nostra Area di Confine con gli articoli “UFO e Universi paralleli” (di Raimondo Galante) e “Le esperienze di premorte” (del prof. N. Michele Campanozzi). Con eleganza e serietà metodologica i nostri ricercatori ci guidano in mondi e dimensioni parallele. Per noi, uomini di confine, è importante imparare a muoverci in altri Universi perché molti indizi lasciano pensare che, in tempi relativamente brevi, la realtà potrebbe di molto superare la fantasia. Il 2012 si avvicina rapidamente ed il miglior modo di sconfiggere le nostre paure non è quello di nascondere la testa sotto la sabbia ma di elevare il nostro livello di coscienza. La nostra speranza è che non accada nulla di spaventoso ma se, nel frattempo, avremo aumentato i nostri livelli di conoscenza e consapevolezza, pensate che sarà un bene o un male per le nostre esistenze? In quest’ottica, i nostri inviati girano per il mondo in cerca di misteri da svelare: Stefano Panizza ci presenta quindi la seconda puntata del suo “Viaggio alla scoperta del Perù misterioso” ma c’è anche Cristian Vitali che dalla Scozia ci invia un reportage sul mai del tutto chiarito mistero del lago di Loch Ness.
Buona lettura.

di Ennio Piccaluga
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